I fondi del Pnrr (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) daranno molti frutti in tante città italiane. Una boccata di ossigeno che darà vita a nuovi cantieri e forma a numerose opere pubbliche. Milano punta, soprattutto, ma non solo, sulla mobilità e sostenibilità.
La prima metro che collega due province
La novità è che altri 420 milioni si sono sommati ai 2 miliardi già stanziati per la nuova metro 4, la linea metropolitana blu, che sarà pronta a fine 2024, grazie a un mix di sostegni pubblici e privati. Taglierà la città da Est a Ovest e aprirà ai primi passeggeri già da fine 2022 o inizio 2023.
Inizialmente, sarà aperta fino a San Babila, in centro. Il tratto rimanente, dal centro alla periferia sud-ovest (da Giambellino e Lorenteggio fino alla stazione di San Cristoforo FS), sarà percorribile all’inizio del 2024.
Ci sono 732,2 milioni di euro stanziati dal governo che serviranno anche per i prolungamenti delle varie linee. Di questa somma, 180 milioni saranno utilizzati per spostare più in là, di tre fermate in più, il capolinea della M1, fino a Baggio.
Nel 2022 si aprirà il cantiere per il prolungamento a Nord della linea 1, la rossa, che così raggiungerà 32 Km di lunghezza suddivisi in 43 fermate.
C’è grande attesa anche per l’ampliamento della linea lilla, la numero 5, che dal 2030 raddoppierà la sua estensione. Fissando il nuovo capolinea a Monza Polo Istituzionale, sarà la prima metropolitana a collegare due province. Un’operazione dal valore di 1,25 miliardi.
I nuovi quartieri e i poli di Milano
La città si prepara a cambiare volto con 7 nuovi poli in apertura tra il 2026 e il 2030.
Sono i seguenti:
- la Biblioteca internazionale della cultura, da realizzare con circa 120 milioni del Pnrr e risorse comunali;
- il villaggio olimpico a Porta Romana (dopo le Olimpiadi lascerà posto ad alloggi per studenti);
- il quartiere Santa Giulia con il nuovo palazzetto sportivo Palaitalia;
- il quartiere Mind tra Milano e Rho;
- il restyling di Piazzale Loreto;
- il campus del Politecnico nel quartiere Bovisa, con l’estensione dell’hub didattico;
- la Magnifica Fabbrica della Scala, nel quartiere Rubattino, che diventerà il centro e il deposito delle attività scenografiche.