La questione abitativa a Milano, caratterizzata da prezzi esorbitanti e accessibilità sempre più limitata, è diventata un problema cronico. Tuttavia, l'emergenza casa non è confinata solo al capoluogo lombardo. Durante l'ultima Assemblea delle Cooperative Abitanti è emerso che anche numerosi Comuni lombardi stanno affrontando gravi difficoltà. Le liste d’attesa per le assegnazioni di abitazioni cooperative di Legacoop Lombardia sono in crescita esponenziale, costringendo alcune cooperative a sospendere temporaneamente l'iscrizione di nuovi soci a causa dei tempi di attesa eccessivamente lunghi.
La situazione abitativa rischia di diventare una vera e propria bomba sociale, alimentata da dinamiche economiche, demografiche, urbanistiche e politiche. Sempre più persone non riescono a permettersi né l'acquisto né l'affitto di una casa, mentre l'edilizia pubblica residenziale non riesce più a rispondere adeguatamente alla domanda. Si rende necessaria una collaborazione innovativa tra pubblico e privato: se da un lato spetta al pubblico delineare la strategia, dall'altro è il settore privato che possiede il know-how e le risorse necessarie.
Secondo il dipartimento housing di Legacoop Lombardia, la carenza di alloggi in affitto e le crescenti difficoltà nell'acquisto della prima casa sono fattori critici non solo a Milano ma anche nei Comuni della provincia. Nell'Assemblea odierna, alla quale hanno partecipato sindaci come Alberto Rossi (Seregno), Marco Segala (San Giuliano Milanese) e Diego Torri (Trezzo sull’Adda), è stato sottolineato come queste problematiche siano diffuse su tutto il territorio lombardo.
Uno studio recente di Nomisma per Legacoop Abitanti ha evidenziato tre principali criticità a livello nazionale: la debolezza economica, che riguarda il 28,3% delle famiglie italiane; la debolezza abitativa, che coinvolge l'11,7% dei nuclei familiari insoddisfatti delle caratteristiche delle loro abitazioni e del contesto abitativo; e la debolezza sociale, che tocca il 43,5% delle famiglie, alle prese con problemi di salute, lavoro e relazioni sociali.
La competenza sulla casa, in termini di programmazione e spesa, è affidata alle Regioni, ma alcune amministrazioni locali stanno cercando di promuovere politiche abitative attraverso strumenti urbanistici e la creazione di Agenzie per l’Abitare. Durante l'assemblea, Legacoop Lombardia ha presentato una proposta ai sindaci presenti, mirata a rilanciare la cooperazione a proprietà indivisa in modo sostenibile.
In Lombardia, oltre 18.000 alloggi sono di proprietà delle cooperative aderenti a Legacoop Lombardia e assegnati ai soci con canoni tra i 50 e gli 80 euro/mq annui. La proposta di Legacoop Abitanti, sviluppata con Finabita e Area Proxima, prevede la realizzazione di 700 alloggi cooperativi nei prossimi cinque anni, di cui 500 a proprietà indivisa con canoni inferiori a 85 euro/mq/anno. L'investimento totale di 206,6 milioni di euro sarà finanziato per il 39% con risorse pubbliche e per il 61% con risorse cooperative.
Le testimonianze dei sindaci presenti all'assemblea hanno sottolineato la gravità della situazione abitativa anche nei loro Comuni. A San Giuliano, il 30% delle richieste ai servizi sociali è legato al tema della casa, con una doppia immigrazione da San Donato e Milano. Trezzo sull’Adda soffre l'isolamento e l'espulsione dei lavoratori da Milano a causa dell'insostenibilità economica. A Seregno, il 18% degli alloggi è sfitto, un dato preoccupante che indica come quasi una casa su cinque sia vuota.