Quando si vive in condominio, una delle questioni che più spesso genera discussioni tra i condomini riguarda il gioco dei bambini negli spazi comuni, in particolare nel cortile. Ma è davvero possibile vietare ai più piccoli di giocare in queste aree? E cosa dice la legge in merito? In questo articolo approfondiremo il tema, facendo chiarezza su diritti, limiti e convivenza civile all’interno del contesto condominiale.
I bambini possono giocare nel cortile condominiale?
La risposta breve è: sì, i bambini hanno diritto di giocare nel cortile condominiale, a patto che il gioco non sfoci in comportamenti pericolosi o lesivi dei diritti altrui.
Il cortile, infatti, rientra tra le parti comuni dell’edificio, secondo l’art. 1117 del Codice Civile. Questo significa che tutti i condomini – adulti e bambini – hanno diritto di utilizzarlo, nel rispetto della sua naturale destinazione d’uso e della convivenza pacifica.
È quindi illegittimo un divieto assoluto, come ad esempio un cartello con la scritta “Vietato giocare ai bambini”, che tenti di impedire ogni forma di attività ludica nello spazio comune. La giurisprudenza, in più occasioni, ha chiarito che un regolamento condominiale non può ledere diritti fondamentali, come quello dei minori al gioco.
Il regolamento condominiale può vietare il gioco?
Se il regolamento di condominio è contrattuale (ossia accettato e firmato da tutti i condomini o allegato all’atto di compravendita), può prevedere limitazioni all’uso delle parti comuni, ma non può introdurre divieti assoluti che vadano contro i principi generali dell’ordinamento, come il diritto al gioco sancito anche dalla Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia.
Nel caso di regolamento assembleare, invece, le delibere adottate dalla maggioranza non possono in alcun modo ledere i diritti individuali di ciascun condomino, inclusi i diritti dei minori.
Pertanto, anche se l’assemblea decidesse di vietare il gioco dei bambini nel cortile, tale delibera potrebbe essere impugnata in tribunale e dichiarata niente o annullabile, perché contraria alla legge o ai diritti fondamentali.
Giocare a pallone nel cortile condominiale: è permesso?
Il gioco del pallone è una delle attività più discusse all’interno dei condomini. È vero che può essere rumoroso o provocare danni accidentali a cose e persone, ma ciò non basta a giustificarne il divieto assoluto.
Secondo diversi orientamenti giurisprudenziali, i bambini possono giocare a pallone nel cortile condominiale, purché questo:
- sia compatibile con la destinazione d’uso dell’area (ad esempio, se il cortile è anche area di transito veicolare, bisognerà fare attenzione);
- non crei danni a cose (auto, finestre, vasi, ecc.) o metta a rischio l’incolumità altrui;
- non disturbi eccessivamente la quiete condominiale, soprattutto in orari sensibili.
In questo senso, il buon senso è sempre la chiave: un gioco del pallone praticato in modo moderato, magari con una palla leggera e lontano da auto o vetrate, è più accettabile di una partita rumorosa e pericolosa per le persone o gli oggetti.
In alternativa, alcuni condomini scelgono di delimitare aree specifiche per il gioco, installando piccole porte morbide o materiali antitrauma, proprio per favorire la convivenza.